Vuoi migliorare nella SEO? Allora uno strumento di cui non puoi fare assolutamente a meno è la Google Search Console. Si tratta di uno strumento di monitoraggio delle proprie performance sul motore di ricerca Google: dunque riguarda direttamente la SEO.
È uno strumento molto potente, che, se utilizzato correttamente ti aiuterà a crescere più rapidamente di chi non lo utilizza.
Per prima cosa bisogna registrare un dominio o una proprietà, la procedura è abbastanza semplice. Per prima cosa bisogna accedere con il proprio account Google al sito della Search Console, poi cliccare su “Aggiungi proprietà”/”Add Property”. A quel punto si aprirà questa schermata:
A questo punto la scelta dipenderà da te: scegli se aggiungere tutto il dominio (tutto ciò che appartiene a www.tuo_sito.it) oppure di uno specifico prefisso (ad esempio www.tuo_sito.it/blog). Ti verrà poi indicata una o più tipologie di verifica della proprietà: non è nulla di difficile, non preoccuparti!
Se trovi difficoltà nel fare la verifica, guarda questo video e segui le indicazioni, dopodiché torna per il resto dell’articolo dove tratteremo la parte più importante: il funzionamento della Search Console.
L’argomento è vasto ma noi cercheremo di trattare nel modo più diretto ed efficace possibile le cose più importanti da sapere. Una volta compreso il funzionamento di base, con il tempo, si prenderà autonomamente dimestichezza sul resto.
Google Search Console: le sezioni
Come potrai notare, alla tua sinistra nel pannello della Search Console, sono presenti molte voci. Noi le analizzeremo tutte, alcune in questo articolo ed altre in uno successivo, in modo tale da alleggerire la lettura:
Nel primo blocco di voci, composto dalle prime 3, possiamo avere una panoramica della situazione attuale del nostro sito. Questa sezione è molto importante perché possiamo estrapolare dei dati molto importanti per noi: possiamo vedere con quali query di ricerca (cosa scrivono su Google) veniamo trovati; quali pagine sono state aperte; da quali dispositivi veniamo visitati ed altre informazioni utili.
Nello specifico nella voce “Introduzione” c’è un riepilogo della nostra situazione: un grafico sul rendimento, un report sulle nostre pagine indicizzate, l’esperienza reale degli utenti, l’usabilità mobile ed eventuali miglioramenti che si possono applicare.
La voce “Rendimento” è probabilmente quella che ti ritroverai a visitare più spesso: è la sezione che ti consente di capire come stai andando effettivamente.
In questa sezione abbiamo un grafico e sotto la tabella con informazioni relative alle ricerche.
Nel grafico ci sono 4 parametri, ognuno dei quali ci da informazioni importanti:
- I click totali
- Le impressioni
- La CTR media
- La posizione media
I click totali sono gli effettivi click sul nostro sito quando questo viene mostrato su Google. Intuitivamente possiamo affermare che è il valore più importante di tutti.
Le impressioni, anche se all’inizio può sembrare difficile da digerire, non sono altro che i risultati apparsi ad un utente. A prescindere dall’apertura del tuo sito. Ad esempio, se faccio la ricerca “mal di testa” su Google e ottengo questi risultati:
Questi quattro siti, che vedi nell’immagine, registreranno un’impressione per la query di ricerca “mal di testa”. Se cliccassi sul secondo risultato, il sito in questione registrerebbe, oltre l’impressione, anche un click. Gli altri manterranno solo un’impressione.
La CTR media non è altro che il rapporto tra i click totali e le impressioni totali moltiplicato per 100. È semplicemente un indice che ci dice quanto le nostre impressioni si trasformano in visite reali. Più è basso più significa che “gli utenti ci vedono ma non ci considerano”.
In fine la posizione media è quel valore che ci dice quanto ci posizioniamo mediamente nelle ricerche fatte su Google in cui appariamo. Chiaramente più è basso il valore più stiamo andando bene.
Nella prima sezione c’è poi la voce “Controllo URL” che non è una vera e propria sezione, in quanto imposterà il focus sulla barra di ricerca in alto. In quella barra di ricerca si può inserire un link di cui vogliamo conoscere la sua indicizzazione su Google (e per un’eventuale richiesta manuale di indicizzazione).
Sezione Indicizzazione
Entriamo adesso nella seconda sezione, molto importante soprattutto per chi ha appena aperto un sito web. Prima un velocissimo reminder su che cos’è l’indicizzazione. L’indicizzazione è la presenza sul motore di ricerca a prescindere dalla posizione nelle ricerche: Google sa che esistiamo, in pochissime parole.
Le voci presenti sono, anche in questo caso, tre:
- Pagine
- Sitemap
- Rimozioni
Andando nel dettaglio di tutte le voci, iniziamo per ordine dalla voce “Pagine”. In questa sezione possiamo verificare quante e quali delle nostre pagine sono indicizzate. Per le pagine non indicizzate, inoltre, ci verrà segnalato il motivo. In questo modo potremo prendere provvedimenti e correggere il problema.
In questo caso, il sito preso in esame, ha 16 pagine indicizzate e 7 non indicizzate. Se volessimo sapere i problemi delle 7 pagine basterebbe scorrere la pagina. Ci troveremo davanti a un report:
Se desiderassimo maggiori dettagli (sulle pagine non indicizzate) basterebbe cliccare sull’elemento della lista che ci interessa.
La seconda voce è “Sitemap”, questa è importantissima per chi ha appena aperto un sito, oppure ha problemi con l’indicizzazione. Si tratta di una sezione essenziale, perché consente solamente di aggiungere la sitemap del proprio sito. La sitemap non è altro che una “mappa” del nostro sito: puoi immaginarla come una cartina stradale che da tutte le informazioni sulle strade e i collegamenti di una città. Quando Google prende la “cartina stradale” del tuo sito, indicizzerà tutte le pagine senza bisogno che tu faccia una richiesta manuale per ogni pagina.
Per fare questo, basta che tu inserisca nell’apposita barra il tuo sito seguito da sitemap.xml e poi su “Invia”:
Stop: non devi fare nient’altro.
In fine, la terza voce di questa sezione è “Rimozioni”. Questa voce è utile nel momento in cui, per qualsiasi motivo, tu non voglia mostrare su Google una determinata pagina. In questo caso, il funzionamento è semplice:
Dalla pagina della voce seleziona “Nuova richiesta” e inserisci l’URL della pagina da rimuovere:
Con questo, abbiamo trattato le funzionalità di base per poter cominciare ad operare con la Google Search Console. Ma c’è ancora molto da imparare, come anticipato all’inizio non tralasceremo nulla. Nel prossimo articolo tratteremo le prossime sezioni, anch’esse importantissime.
Per non perderti il prossimo articolo torna la prossima settimana su questo blog.
In questo blog mi occupo di tematiche legate in diversa forma al tema dell’innovazione e della tecnologia.
Sin da piccolo appassionato di informatica mi divertivo a creare siti web e applicazioni elementari cercando di capire cosa ci fosse sotto il cofano. Questa passione mi ha condotto alla mia professione di informatico dopo aver conseguito una laurea in informatica presso l’Università della Calabria (Unical).
Periodicamente pubblico articoli attinente a questi temi.
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